Tamron SP 15-30mm F/2.8 Di VC USD G2: la prova di Foto News
Tamron lancia sul mercato il suo SP 15-30mm F/2.8 Di VC USD G2, la seconda generazione dello zoom ultragrandangolare. Un’ottica capace di accompagnare particolari necessità creative, come la fotografia panoramica e la street photography, ma che non disdegna anche un po’ di ritrattistica. Il tutto con una lente f/2.8 veloce e un sistema di stabilizzazione fino a 4,5 stop. L’ottica si presenta con dimensioni generose e un peso che supera il chilogrammo, ma che in cambio restituisce una notevole sensazione di qualità costruttiva e solidità. Certo, montata su un corpo Full Frame (noi l’abbiamo provata sulla Canon Eos 5Ds) dà il suo bel da fare per essere trasportata, ma fa parte del gioco. Il vetro esibisce la classica superficie “curvata” di queste lenti e viene ben protetto da un paraluce, purtroppo la parte frontale non può accogliere i convenzionali filtri con filettatura, offre, invece, la possibilità di utilizzare quelli al gel (per il solo attacco Canon) in un slitta posta sulla parte posteriore dell’ottica.

Dal punto di vista tecnico, l’obiettivo incorpora un rinnovato microprocessore DUAL MPU in grado anche di potenziare le funzioni AF. Nell’utilizzo manuale, si apprezza la fluidità della ghiera dedicata, che si accompagna a un’altrettanto piacevole ring per la gestione dello zoom, con grandi vantaggi anche durante le riprese video. Lo spostamento delle lenti è interno al body e le dimensioni della lente non cambiano al variare dell’escursione focale. Nell’utilizzo quotidiano è molto utile l’ottima resistenza agli agenti atmosferici: permette di lavorare al meglio anche in condizioni ambientali non ottimali. L’ottica è compatibile con TAP-in Console e può essere quindi aggiornata nel firmware e regolata nei parametri vitali anche dall’utilizzatore.


I risultati
Le prestazioni ottiche sono buone, con una resa del dettaglio lievemente migliore al centro e con un leggero decadimento del dettaglio ai bordi. Alla focale minima di 15 mm si aggiunge un effetto “naturale” distorsione che può, però, essere facilmente corretto.
Durante il nostro test, la lente ha manifestato una buona resistenza al forte controluce e alla comparsa di immagini fantasma. Con la focale massima di 30 mm e a tutta apertura del diaframma è possibile eseguire anche un lavoro di ritrattistica grazie a uno sfocato molto piacevole. Montato su corpi APS-C, il nuovo Tamron, perde un po’ delle sue peculiarità ultragrandangolari (per via del diverso angolo di campo) ma diventa più omogeneo nelle prestazioni tra centro e bordi, a seguito del cambio di focali corrispondenti.



A conti fatti
Il nuovo Tamron SP 15-30mm F/2.8 Di VC USD G2 è un’ottica che non si sceglie a caso: la sua destinazione d’uso è specifica e in questo ambito è in grado di regalare soddisfazioni.
Come accennato, landscape e street photography sono il suo habitat, ma la particolare struttura permette di ottenere immagini inconsuete e originali anche in altre tipologie di scatto, durante le quali la gestione della distorsione diventa un valore aggiunto. Nonostante i limiti nell’utilizzo dei filtri e il peso che si fa sentire parecchio, il nuovo ultragrandangolare made in Japan è un prodotto solido e ben pensato che non delude le aspettative di chi lo sceglie per lavoro o per attività creative. Anche il prezzo, che supera i mille euro, è in linea con la qualità costruttiva e le prestazioni ottiche.
Punti di forza
• Prestazioni complessive.
• Apertura costante f/2.8.
• Stabilizzazione fino a 4,5 stop.
Punti deboli
• Peso abbastanza importante.
• C’è ancora un po’ di distorsione ai bordi.
• Solo filtri al gel (e solo su attacco Canon).
Scheda tecnica
Schema ottico: 18 elementi in 13 gruppi
Apertura minima del diaframma: F22
Angolo di ripresa: 110.32° a 71.35° – 85.52° a 49.54°
Distanza minima di messa a fuoco: 28 cm
Dimensioni: (98,4 x 145 mm)
Lamelle del diaframma: 9
Rapporto d’ingrandimento massimo: 1:5
Peso: 1.100 grammi
Prezzo: 1.429 euro